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Continua ad esserci grande incertezza sui diritti tv in vista della prossima stagione e a parlarne è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha sottolineato come ci sia ancora tanta incertezza a riguardo, ma si è soffermato anche sulla vicenda Milan, che rischia di rimanere fuori dalle prossime coppe europee, oltre a poter subire un blocco del mercato da parte della Uefa.
LE PAROLE DI MALAGO’
Intercettato ai microfoni di Radio Crc, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato di varie tematiche, soffermandosi in particolar modo sulla questione dei diritti tv e sul Milan, che ha visto negato anche il settlement agreement dalla Uefa. Queste le sue parole:
La situazione di Mediapro: “Lunedì c’è una nuova puntata, stiamo aspettando una nota ufficiale di un Consiglio di Amministrazione della holding che controlla la partecipazione di Mediapro. Penso che possa essere un elemento che possa far valutare in un senso o nell’altro alcune società che finora hanno preso determinate posizioni. È anche il motivo per cui si è chiesto lo spostamento dell’assemblea a lunedì, per essere sicuri di avere un nuovo elemento formale sul tema”.
Novità sulle garanzie: “Sì, come ho detto con serenità, nell’ultima assemblea sono state prese due delibere una in contrasto con l’altra. Ci sono nuove proposte di Mediapro a livello di garanzie, se le ritenevano valide si andava avanti e praticamente tutte le votanti tranne una hanno detto che non erano valide. Venute meno le garanzie, nella richiesta successiva invece siamo fermi allo stallo che ben conoscete. Io auspico, poi i proprietari sono loro e le responsabilità sono loro, che o da una parte o dall’altra, a me non importa perché sono neutrale, si abbiano il coraggio e la forza di fare delle scelte. Magari non l’ideale, ma quella meno peggio. Da parte mia c’è serenità”.
La possibilità di una governance lunedì: “Io ho detto che, al di là della formalità del ruolo, per cui ringrazio Micciché, ho già dato la mia parola che rimarrò sempre a disposizione per ogni assemblea. Se richiedono un contributo, posso darlo”.
Un parere sulla situazione del Milan: “Sarei un pazzo se dicessi qualcosa di diverso da quanto letto. Aspettiamo metà giugno, fino a quella data ogni supposizione lascia il tempo che trova. È chiaro che fino a quella data il Milan deve stare fermo”.
Danno d’immagine per il Milan e il calcio italiano: “Sì, però in questo momento mi sento di dire che è un problema, ma lo è di più per la società. Altre società hanno avuto a che fare col fair play finanziario, questo è un caso particolare perché è venuto meno anche il settlement. Non mi pare che l’UEFA abbassi l’asticella dei parametri richiesti, anzi ho l’impressione che in futuro si vada verso la richiesta di maggiori garanzie”.
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